Sabato 18 e Sabato 25 maggio dalle ore 17 al centro sociale il giardino il gruppo "I Teatranti del Giardino" raccontano l'inferno di Dante Alighieri.
Un viaggio raccontato in due puntate successive, attraverso le voci recitanti al leggìo di dieci coraggiosi attori dilettanti, col contrappunto di alcune musiche di scena e con l’ausilio di moltissime immagini, opere di grandi autori, affascinati in ogni epoca dal racconto dantesco.
Dante iniziò a scrivere la Commedia durante l’esilio, tra il 1300 e il 1321, anno in cui si suppone sia stato ultimato il Paradiso. L’aggettivo Divina fu aggiunto successivamente da Giovanni Boccaccio nel Trattatello in laude di Dante.
L'opera si chiama Commedìa perché ha un inizio triste e un lieto fine; perché la sua lingua è il volgare e il suo stile è umile e dimesso. Commedìa dunque in contrapposizione a Tragedìa che era il genere nobile per la lingua e lo stile utilizzati.
Il poema è allegorico, pertanto si serve di personaggi e figure simboliche per trasmettere un insegnamento morale: mostrare agli uomini gli effetti negativi del peccato e nello stesso tempo indicare la via della redenzione spirituale.
Delle tre Cantiche, vi racconteremo la prima, l’Inferno, da quando il Poeta si smarrisce nella selva oscura, a quando finalmente, con l’aiuto di Virgilio esce a riveder le stelle: l’intero viaggio, dunque, e gli incontri più significativi che Dante fa scendendo i nove gironi dell’abisso infernale.
Così insieme a lui, anche noi conosceremo i dannati e le pene che li tormentano, dagli ignavi, ai lussuriosi presi in una eterna tormenta (Paolo e Francesca), ai golosi fiaccati in una putrida fanghiglia (Ciacco), agli avari e prodighi, agli iracondi (Filippo Argenti); e poi gli eretici sepolti in avelli infuocati (Farinata), i suicidi trasformati in pruni (Pier Delle Vigne), e i sodomiti (Brunetto Latini), i barattieri immersi nella pece bollente, gli ipocriti chiusi in mantelli di piombo verniciati d’oro, i ladri trasformati in serpenti…; fino ad arrivare ai consiglieri fraudolenti avvolti in fiammelle vaganti (Ulisse) e ai traditori immersi nel ghiaccio eterno (il conte Ugolino).
L'ingresso è libero
Per ulteriori informazioni consultare la segreteria del Centro Sociale al numero 055.9152063 dalle ore 16 alle 19, inviare una mail a: