Premessa
Art. 1
1. In base a quanto previsto all’art. 9, lettera f), dello Statuto sociale, l’Assemblea dei soci approva il presente Regolamento interno per la disciplina e l’organizzazione delle attività dell’associazione “Il Giardino”. Esso va a sostituire il Regolamento precedente.
2. Il presente regolamento decorre dal giorno 4 maggio 2015, in seguito ad approvazione – con voti unanimi dell’Assemblea dei soci ed è valido per tutti i soci presenti e futuri.
3. Il presente Regolamento può essere modificato in base alle necessità che si presenteranno in futuro: le proposte di modifica vanno presentate nella Assemblea dei soci e sono soggette ad approvazione da parte della stessa Assemblea.
Art. 2
1. Il presente Regolamento disciplina gli aspetti organizzativi interni, così come i diritti e i doveri delle persone che a qualsiasi titolo operano in nome e per conto dell’associazione.
2. Allo stesso modo, il presente regolamento individua ruoli e compiti dei volontari e di chiunque si trovi a collaborare alle attività dell’associazione, al fine di delineare nel dettaglio le linee organizzative ed operative non espressamente descritte all’interno dello Statuto sociale.
3. Lo Statuto sociale è l’atto normativo fondamentale che regola la vita dell’associazione; pertanto, il presente regolamento è una fonte ad esso subordinata: non può modificarne le disposizioni, ma da esso discende e lo integra.
4. Inoltre, per quanto riguarda la parte di attività che attiene alla gestione del Centro sociale e al programma di attività che ivi si svolge, il presente regolamento recepisce le disposizioni di riferimento contenute nella Convenzione a quel momento operativa, stipulata e sottoscritta con l’Amministrazione comunale di Figline e Incisa Valdarno.
Soci e Volontari
Art. 3 – Soci dell’associazione “Il Giardino”
1. L’associazione “Il Giardino” è costituita:
a) da Soci istituzionali collettivi, cioè le organizzazioni del terzo settore operanti sul territorio comunale;
b) e da Soci individuali, vale a dire le persone fisiche, ancorché non iscritte ad alcuna delle organizzazioni del terzo settore esistenti sul territorio;
i quali tutti intendano condividere gli scopi dell’Associazione “Il Giardino” ed operare per il loro perseguimento.
2. A decidere l’ammissibilità sia dei soci collettivi che di quelli individuali è il Consiglio direttivo dell’associazione, attraverso le diverse procedure stabilite ai successivi artt. 4 e 5.
3. In caso di accettazione, verrà comunicato all’associato l'esito positivo della iscrizione tramite i recapiti forniti; mentre, in caso di mancata accettazione, si provvederà a comunicargli le motivazioni che lo hanno escluso.
4. L'aspirante socio potrà richiedere nuovamente l’iscrizione soltanto quando non sussistano le cause che ne hanno determinato la mancata accettazione.
Art. 4 – Iscrizione dei Soci collettivi
1. La domanda di ammissione a socio collettivo può essere utilmente presentata al Presidente de “Il Giardino” nel corso della seconda metà dell’anno, dal 1 luglio al 31 dicembre.
2. La domanda, sottoscritta dal legale rappresentante dell’organizzazione richiedente, dovrà contenere, oltre ad una breve descrizione dell'attività svolta, i seguenti requisiti:
a) che l’organizzazione richiedente sia un soggetto del terzo settore, effettivamente operativosul territorio comunale di Figline e Incisa Valdarno, da non meno di due anni dal momento della domanda;
b) che agisca attraverso una solida e democratica struttura associativa, regolarmente costituita;
c) che non persegua fini di lucro;
d) che dichiari espressamente di condividere le finalità dell’associazione “Il Giardino” ed operi attivamente per il loro perseguimento.
3. Trascorsi i termini di cui al precedente comma 1, la domanda viene iscritta all’o.d.g. del Consiglio direttivo, alla prima riunione utile.
4. Il Direttivo, quindi, vagliata la sussistenza dei requisiti sulla base del dossier predisposto dal segretario, delibera in merito alla ammissione, a maggioranza di almeno 2/3 (due terzi) dei componenti, dandone immediata comunicazione al richiedente.
5. Il rigetto della domanda va motivato.
6. La delibera di accoglimento della domanda è immediatamente efficace, pertanto il nuovo socio sarà invitato a indicare il nominativo di un proprio rappresentante, da eleggere in seno al Consiglio direttivo dell’associazione.
7. Spetta all’Assemblea dei soci , nella prima seduta utile, procedere all’elezione del rappresentante del nuovo socio collettivo in seno al Consiglio direttivo.
Art. 5 – Iscrizione dei soci individuali
1. Quanto ai soci individuali, l’ammissione avviene su domanda dell’interessato; tale domanda può essere presentata in un giorno qualunque dell’anno, senza alcun limite temporale.
2. L’accettazione o il rigetto della domanda è deliberata dal Consiglio direttivo a maggioranza semplice. Il rigetto della domanda va in ogni caso motivato.
3. Non è ammesso alcun motivo di rigetto legato a distinzioni di razza, sesso, religione, possesso di cittadinanza italiana o straniera.
4. L’iscrizione del socio individuale decorre dal 1° gennaio dell’anno in cui la domanda è accolta.
5. La tessera consente al socio di esercitare tutti i diritti previsti dallo Statuto socialee dal presente Regolamento, oltre che di acquisire la qualità di socio del Centro sociale.
Art. 6 – Trattamento e tutela dei dati personali
1. Tutti i soci dell’associazione “Il Giardino” sono registrati, a cura del segretario, nel registro dei soci, che viene conservato in ossequio alle vigenti normative sul trattamento e la tutela dei dati personali.
2. Titolare del trattamento è l’associazione “Il Giardino” nella persona del suo legale rappresentante pro tempore.
3. I dati personali dei soci saranno conservati e trattati esclusivamente per uso interno e non verranno forniti a terze parti in alcun caso, ad eccezione delle Pubbliche Autorità alle quali, su richiesta, tali dati saranno forniti esclusivamente per gli scopi previsti dalla legge.
Art. 7 – Volontari dell’associazione “Il Giardino”
1. Volontario dell’associazione “Il Giardino” è la persona che, essendo iscritta in qualità di socio individuale, decide di mettere gratuitamente a disposizione dell’associazione medesima il proprio tempo e le proprie capacità, ad esclusivo vantaggio della comunità.
2. Il volontario, quindi, qualunque sia la carica ricoperta, offre in modo libero e gratuito il servizio al quale è stato assegnato all’interno dell’associazione, nel pieno rispetto dello Statuto sociale, del presente Regolamento e delle direttive stabilite dagli organi competenti.
3. I soci volontari sono tenuti a partecipare ai corsi di formazione promossi dall’associazione, tenendo presente la disponibilità di ognuno.
4. Non è permesso alcun rapporto patrimoniale professionale tra socio e associazione; né Il volontario può accettare alcun compenso per il servizio svolto. In caso di insistenza da parte del fruitore del servizio, può fornire i dati per una eventuale offerta in favore dell’associazione, a seguito della quale verrà rilasciata regolare ricevuta.
5. Ogni volontario ha diritto al rimborso delle spese sostenute nello svolgimento delle funzioni strettamente riferibili ai servizi, ai progetti e alle iniziative promosse dall’Associazione. I rimborsi potranno essere effettuati solo ed esclusivamente dietro presentazione dei giustificativi di spesa riconducibili direttamente alle attività per cui il volontario ha prestato la propria opera.
Organi statutari
Art. 8 – L’Assemblea
1. L’assemblea dei soci può essere convocata dal presidente con comunicazione scritta anche telematica (email, fax, sms, ecc.) o tramite pubblica affissione muraria sul territorio di Figline e Incisa Valdarno oltre che nei locali dell’Associazione, con preavviso di almeno 15 giorni prima dell’adunanza e con indicazione degli argomenti all'ordine del giorno.
Art. 9 Verbale dell'Assemblea
1. Una copia del verbale, firmata dal segretario e dal Presidente, viene conservata in archivio nella sede sociale dell'Associazione.
2. Ogni socio potrà richiederne, per iscritto, un estratto.
Art. 10 – Il Consiglio Direttivo
1. Il Consiglio Direttivo è convocato dal Presidente con comunicazione scritta anche telematica (email, fax, sms, ecc.) da inviarsi almeno 5 giorni prima della data di convocazione e con indicazione degli argomenti all'ordine del giorno.
2. Qualora fra i suddetti argomenti vi siano questioni di particolare rilevanza, tali da richiedere un qualificato ampliamento di partecipazione democratica al dibattito e alle decisioni, e tutte le volte che lo ritenga utile e opportuno, il presidente ha facoltà di invitare alle riunioni del Consiglio direttivo, sia pure senza diritto di voto, altri soggetti quali gli amministratori locali,i legali rappresentanti delle organizzazioni aderenti al Giardino in qualità di soci collettivi, il tesoriere (se non eletto nel Consiglio), ed altri espressamente previsti dal presente Regolamento.
3. Il consigliere, che senza giustificato motivo, non partecipa a tre riunioni consecutive decade dall'incarico.
4. L’assenza di cui al comma precedente, da parte del rappresentante di un socio collettivo, non è motivo di automatica esclusione del socio medesimo. In tal caso, tuttavia, lo stesso socio collettivo è tenuto a dichiarare espressamente la volontà di restare socio dell’Associazione Il Giardino, ovvero di recedere da essa.
5. In caso di decesso, recessione o decadenza di un consigliere eletto nella lista dei rappresentanti dei soci individuali, viene nominato nel Consiglio direttivo il primo dei non eletti della lista medesima o, in caso di parità di voti, il membro più anziano, considerato il numero di anni di iscrizione all’associazione e, in caso di ulteriore parità, l’età anagrafica.
6. Su proposta del Presidente, il Consiglio direttivo può conferire agli associati specifici incarichi operativi, anche attraverso la costituzione di Commissioni o di Gruppi di Attività.
Art. 11 Verbale del Consiglio direttivo
1. Una copia del verbale della riunione consiliare, firmata dal segretario e dal Presidente, viene conservata in archivio nella sede sociale dell'Associazione.
2. Ogni socio potrà richiederne, per iscritto, un estratto.
Art. 12 Elezione del Consiglio Direttivo
1. L’elezione del Consiglio Direttivo, da parte dell’Assemblea dei soci, ha luogo ogni tre anni e si deve svolgere entro il terzo mese successivo alla scadenza del mandato con la procedura di seguito descritta.
2. Nella medesima seduta del Consiglio Direttivo uscente in cui si stabilisce la data di convocazione dell’Assemblea dei soci che dovrà procedere alla elezione del nuovo Direttivo, viene costituita una apposita Commissione elettorale, composta da cinque membri, nominati dal Direttivo medesimo e scelti tra i soci dell’associazione (i quali rinuncino espressamente a candidarsi).
3. Detta Commissione avrà il compito di vigilare sulla correttezza delle procedure e dovrà presiedere a tutti gli atti riguardanti l’elezione del nuovo Consiglio direttivo dell’associazione, in applicazione delle norme statutarie e del presente regolamento.
4. Nella seduta di insediamento, che deve avvenire con un anticipo di almeno 30 giorni rispetto alla data di convocazione dell’Assemblea, la Commissione elegge, al proprio interno, un presidente e nomina un segretario, col compito di verbalizzante.
5. La Commissione procede quindi alla formazione di due distinte liste, una per la elezione dei rappresentanti dei soci collettivi, l’altra per quella dei soci individuali.
6. La prima lista viene formata sulla base dei nominativi che i soci collettivi forniranno alla Commissione stessa entro e non oltre 15 giorni prima dell’Assemblea, purché a tale data essi soci risultino in regola col versamento della quota sociale. Ciascun socio collettivo potrà indicare un solo nominativo.
7. I soci individuali che aspirano alla carica di consigliere possono richiedere, sulla base di un formulario predisposto dalla Commissione, di essere inseriti nella seconda lista, purché siano iscritti all’associazione da non meno di due anni e risultino in regola col versamento della quota. Anche tali richieste dovranno pervenire alla Commissione elettorale non oltre 15 giorni prima della data dell’Assemblea elettiva.
8. Sarà quindi cura della Commissione, effettuate le necessarie verifiche (anche riguardo ai casi di incompatibilità previsti dallo Statuto), procedere immediatamente (e comunque non più tardi di 10 giorni prima dell’Assemblea) alla pubblicizzazione delle due liste definitive dei candidati, tramite affissione nei locali dell’Associazione, oltre che nelle sedi dei soci collettivi interessati.
9. Sarà altresì cura della Commissione predisporre l’elenco dei soci collettivi (legali rappresentanti) e individuali, aventi diritto al voto: risulteranno tali, gli iscritti al momento in cui il Consiglio direttivo uscente stabilisce la data di convocazione dell’Assemblea che eleggerà il nuovo Direttivo.
10. Durante tale Assemblea, dopo aver determinato il numero dei membri di ciascuna delle due liste che andranno a formare il Consiglio direttivo, si procederà alla elezione dei consiglieri con la procedura di seguito esposta, della quale verrà data all’Assemblea preventiva e ampia illustrazione da parte del presidente della commissione elettorale.
11. A ciascun socio avente diritto al voto verrà consegnata una scheda contenente le due liste di candidati predisposte dalla Commissione elettorale; la votazione avverrà con voto segreto; i votanti potranno scegliere, nell’ambito di ciascuna delle due liste, un solo candidato.
12. Verranno eletti consiglieri quei candidati che avranno ottenuto il maggior numero dei voti, fino al raggiungimento del numero complessivo di consiglieri, stabilito dall’Assemblea per ciascuna delle due liste. A parità di voti, risulteranno eletti i candidati con maggiore anzianità di socio. Ad eguale anzianità di socio, sarà eletto il candidato più anziano di età.
13. Sarà cura della Commissione elettorale redigere apposito verbale nelle varie fasi del procedimento e dare comunicazione scritta del risultato della votazione al Presidente pro tempore dell’Associazione, il quale provvederà a pubblicare tale risultato e a convocare il nuovo Consiglio per l’insediamento e l’elezione dei nuovi organi dirigenti dell’Associazione medesima.
Art. 13 – Il Presidente
1. Il presidente è eletto dal Consiglio direttivo.
2. Dura in carica tre anni ed è rieleggibile.
3. E’ il rappresentante legale dell’Associazione ed ha il compito di eseguire le decisioni prese dal Consiglio.
4. Al presidente sono affidate le funzioni in merito ai rapporti con le altre associazioni, con gli enti e le istituzioni.
5. Il presidente pro tempore, in quanto legale rappresentante dell’associazione, può agire o resistere davanti a qualsiasi autorità giudiziaria o amministrativa, previa autorizzazione del Consiglio direttivo.
Art. 14 – Il Vice Presidente
1. Il vicepresidente è eletto dal Consiglio direttivo.
2. In tutti i casi in cui il Presidente si trovi impedito nell’esercizio delle proprie funzioni, il Vice Presidente ne assume i poteri.
Art. 15 – Il Collegio dei Revisori dei Conti
1. Ai revisori dei conti spetta il controllo sulla gestione amministrativa dell’Associazione.
2. L’elezione del collegio dei sindaci revisori, da parte dell’assemblea dei soci, ha luogo ogni tre anni e si deve svolgere entro il terzo mese successivo alla scadenza del mandato, possibilmente nella medesima seduta con cui l’assemblea dei soci rinnova gli altri organi statutari.
3. I revisori dei conti sono eletti dall’Assemblea in numero di tre, scelti in tutto o in parte fra persone estranee all’associazione, avuto riguardo alla loro competenza. Essi sono rieleggibili.
4. Nella seduta d’insediamento, essi eleggono al proprio interno un presidente, il quale può essere invitato, senza diritto di voto, alle riunioni del Consiglio direttivo e dell'Assemblea.
Organizzazione interna
Art. 16 Sede sociale
1. Sede sociale dell’associazione è il Centro sociale “Il Giardino”
2. Nella sede sociale vengono conservati il registro degli associati, i verbali delle Assemblee dei soci e delle riunioni del Consiglio direttivo, la documentazione dei rimborsi spese e delle spese dell'associazione, i bilanci dell'associazione e tutti i documenti prodotti dall'Assemblea e dal Consiglio direttivo.
Art. 17 – Il segretario
1. Il segretario è nominato dal Consiglio direttivo.
2. Spetta al segretario adoperarsi affinché ogni atto dell’associazione venga assunto in osservanza delle leggi, dello statuto sociale, del presente regolamento e di eventuali convenzioni.
3. In particolare, egli:
collabora con il Presidente nella definizione degli argomenti da iscrivere all’o.d.g. per le riunioni dell’Assemblea e del Consiglio direttivo;
ne cura la convocazione e ne redige i verbali, per i quali provvede alla archiviazione;
è responsabile del procedimento per l’iscrizione dei soci e archivia tutta la documentazione relativa agli iscritti.
4. Riguardo agli adempimenti previsti per l’iscrizione dei soci, il segretario:
a) predispone il modulo di domanda d’iscrizione per i nuovi soci collettivi e individuali;
b) controlla la regolarità delle domande medesime, sulla cui base predispone il dossier da inviare al Consiglio direttivo per l’ammissibilità o meno delle stesse;
c) in ogni caso, dispone che gli aspiranti soci siano messi a conoscenza dello Statuto sociale e del Regolamento interno dell’associazione;
d) provvede all’incasso delle quote sociali dietro rilascio di regolare ricevuta;
e) redige l’elenco dei nuovi aspiranti soci e lo trasmette al primo Consiglio direttivo utile, per la decisione di ammissione;
f) compila e consegna le tessere ai soci individuali;
g) cura la tenuta del Registro degli associati.
5.Riguardo agli adempimenti previsti per l’elezione del consiglio direttivo, il segretario:
a) Predispone l’elenco dei soci in regola col versamento della quota associativa alla data del Direttivo che convoca l’Assemblea elettiva, e lo trasmette al presidente della commissione elettorale per le successive, opportune verifiche;
b) Provvede alla stampa delle schede elettorali contenenti le due liste di candidati;
c) Redige il verbale della assemblea elettiva, integrato dal verbale della commissione elettorale circa le risultanze del voto;
d) Predispone gli atti per la convocazione del nuovo Consiglio per l’insediamento e l’elezione dei nuovi organi dirigenti dell’Associazione.
6. Nell’espletamento degli incarichi sopra richiamati, il segretario potrà avvalersi di collaboratori di segreteria, all’uopo designati dal presidente dell’associazione, nell’ambito dell’ufficio di presidenza.
Art. 18 – Il tesoriere
1. Il Tesoriere è nominato dal Consiglio direttivo su proposta del presidente.
2. Cura il bilancio dell’Associazione, esige che tuttirispettino diligentemente le direttive emanate per il controllo e la gestione delle risorse economiche dell’associazione, verifica il corretto pagamento delle quote associative, tiene informato il presidente dell’Associazione con report periodici.
3. Ha voce in capitolo su ogni attività che comporta un’esigenza economica.
Art. 19 Altri strumenti operativi
1. L’associazione “Il Giardino” gestisce le attività, attraverso i propri organi statutari e la struttura operativa interna, nei termini stabiliti dallo statuto sociale, dalla convenzione sottoscritta con il Comune di Figline e Incisa Valdarno e nel rispetto del presente regolamento.
2. Per la gestione più efficace e corretta delle attività del centro sociale, l’associazione si dota altresì dei seguenti strumenti operativi:
a) l’ufficio di presidenza;
b) i gruppi di attività.
Art. 20 – L’ufficio di presidenza
1. L’ufficio di presidenza è costituito dal presidente, dal vicepresidente, dal segretario e dal tesoriere dell’associazione.
2. Il presidente può chiamare a farne parte, secondo il bisogno o anche stabilmente, altri volontari, in considerazione delle loro competenze.
3. L’ufficio di presidenza opera in uno spirito di stretta collaborazione con i membri del Consiglio direttivo e dei gruppi di attività e con tutti i volontari del centro, anche al fine di garantire una presenza continua e costante nel Centro sociale.
4. L’ufficio di presidenza è impegnato, in generale, nel garantire il quotidiano buon funzionamento del centro sociale. Ad esso è affidata, in particolare:
a) la cura delle procedure relative alla programmazione annuale delle attività e alle iniziative promosse nel corso dell’anno, di cui agli artt. 24 e 25 del presente regolamento;
b) la predisposizione e pubblicizzazione del calendario mensile delle attività;
c) il controllo delle chiavi del centro;
d) la soluzione degli eventuali problemi riguardanti il funzionamento quotidiano del centro, salvo i casi più gravi da sottoporre al giudizio del Consiglio direttivo.
Art. 21 – I gruppi di attività
1. Al fine di allargare la partecipazione dei soci alle attività dell'Associazione e secondo i bisogni, il Consiglio direttivo, su proposta del presidente, conferisce agli associati incarichi operativi, anche finalizzati alla costituzione di gruppi di attività.
2. I gruppi di attività vengono costituiti al fine di organizzare e condurre, autonomamente e con criteri di autogestione, iniziative, manifestazioni e servizi, di cui sia palese l’utilità sociale, nei limiti delle direttive e con le modalità stabilite dal Consiglio direttivo dell’associazione all’atto della programmazione annuale delle attività.
3. Qualunque associato può aderire, senza particolare formalità, ad uno o più gruppi di attività,purché si attenga, col proprio comportamento, al principio di fattiva e leale collaborazione con gli altri componenti del gruppo e alle norme che regolano la vita dell’associazione.
4. Ogni gruppo di attività nomina al proprio interno un referente, il quale assume la responsabilità del gruppo,vigila sull’ottemperanza dell’orario di svolgimento dell’attività e sull’affollamento del centro einformasollecitamente l’ufficio di presidenza su ogni fatto che abbia compromesso o possa compromettere il normale funzionamento del centro.
5. Tutti i gruppi di attività rispondono del loro operato all’ufficio di presidenza, attraverso periodiche riunioni.
6. In nessun caso l’autonomia di un gruppo di attività può spingersi fino a configurare un soggetto diverso e distinto dall’associazione “Il Giardino”.
Art. 22 Competenze dei gruppi di attività
1. Nei limiti delle direttive fissate dal consiglio, ogni gruppo organizza la propria attività, stabilisce le modalità di svolgimento della stessa, provvede alla scelta di eventuali collaboratori, all’apertura e chiusura del centro, alla disposizione degli arredi, al funzionamento degli strumenti e al riordino e pulizia dei locali.
2. Qualora l’attività lo richieda, il referente cura l’elenco dei partecipanti alle iniziative intraprese e provvede alla eventuale raccolta delle contribuzioni da parte dei partecipanti stessi (dietro rilascio di apposita ricevuta);
3. Possono essere stabilite, da parte dei gruppi, forme di autofinanziamento dell’attività, purché attuate nei limiti della contribuzione volontaria non vietata dalla legge;
4. Tutti i proventi derivanti da contribuzioni dei partecipanti o da autofinanziamento, incassati dai gruppi, debbono essere trasmesse al tesoriere, che provvede a registrarli in bilancio, nel relativo capitolo delle entrate.
Gestione del Centro sociale
Art. 23 Il Centro sociale
1. Il Centro sociale, denominato “Il Giardino”, è una struttura polifunzionale, di proprietà del Comune di Figline e Incisa Valdarno, destinata a luogo di incontro della comunità, per lo svolgimento di attività di socializzazione, svago, cultura, benessere fisico e informazione.
2. Tutte le persone fisiche possono frequentare il Centro sociale, purché maggiorenni o, se minorenni, accompagnati da un genitore; tuttavia, il diritto a partecipare alle iniziative e manifestazioni promosse dall’associazione è riservato ai soli soci iscritti.
3. In ogni caso, quando il limite di affollamento dei locali del Centro rischia di essere superato mettendo a repentaglio i parametri di sicurezza previsti dalla legge (e richiamati al successivo art. 32 comma 4), gli organizzatori dell’evento sono tenuti aimpedire l’accesso al centrooltre i limiti di legge.
4. Al fine di prevenire spiacevoli questioni e contestazioni da parte dei frequentatori del centro sociale, cartelli riportanti le suddette disposizioniverranno apposti all’interno del centro stesso.
Art. 24 Gestione del Centro sociale
1. Con apposita convenzione, l’Amministrazione comunale di Figline e Incisa Valdar¬no affida la gestione di detta struttura all’associazione “Il Giardino” col com¬pi¬to di organizzare e gestire iniziative, manifestazioni e servizi, atti a ridurre il disa¬gio e l’emarginazione sociale e a sviluppare la cultura dell’accoglienza, dell’integrazione e della solidarietà.
2. All’interno del centro è pertanto vietata qualunque iniziativa avente finalità contraria ai compiti sopra menzionati, oltre che qualsiasi forma di propaganda politica e religiosa.
3. Nel rispetto delle disposizioni contenute nella sopra citata convenzione e nel presente regolamento, l’associazione “Il Giardino” gestisce il centro sociale tramite i propri organi statutari e la propria struttura organizzativa.
4. L’Amministrazione comunale e l’associazione “Il Giardino”, stabiliscono di concerto, entro il 30 settembre di ogni anno, la programmazione annuale delle attività da effettuare nel centro sociale.
5. Altre iniziative possono essere promosse successivamente nel corso dell’anno.
Art. 25 Programmazione annuale delle attività
2. La procedura attraverso cui viene predisposto e definito il programma annuale delle attività avverrà nel rispetto delle disposizioni contenute nella convenzione al momento vigente, di cui al precedente art.24.
3. La definizione e approvazione del programma spetta al Consiglio direttivo, convocato entro il 30 settembre di ogni anno, al quale è invitato a partecipare l’assessore per le Politiche sociali del Comune di Figline e Incisa Valdarno.
4. Il programma delle attività contiene un elenco di iniziative, progetti, eventi e collaborazioni da realizzarsi durante l'anno nel centro sociale, selezionati tra tutte le proposte di attività pervenute all’associazione entro la data del 10 settembre.
5. Nella valutazione delle proposte si terrà conto di alcuni criteri, quali: la qualità del servizio proposto, la sua completezza, la sua rispondenza ai bisogni reali della collettività, i benefici che possono trarne soprattutto gli strati più deboli, l’entità del loro eventuale costo all’utenza, la specificazione dei giorni ed orari della settimana che si chiede di utilizzare, la disponibilità a contribuire alle spese di energia elettrica, riscaldamento, ecc. a cui l’associazione andrebbe incontro.
Art. 26 Calendario mensile delle attività
1. L’apertura del centro è assicurata in giorni ed in orari concordati con l’Amministrazione comunale.
2. Tutte le iniziative che si svolgono presso il centro vanno inserite, a cura dell’ufficio di presidenza, in un calendario mensile di attività, in giorni ed orari precisi in modo da evitare sovrapposizioni.
3. In una tabella, esposta in maniera ben visibile, aggiornata mensilmente, verrà riportato, per ciascuna iniziativa, il nominativo dei volontari cui compete la responsabilità dell’apertura, custodia e chiusura del centro.
Art. 27 Associazioni “ospitate” nel centro sociale
1. Associazioni, ancorché non aderenti all’associazione “Il Giardino” in qualità di soci collettivi, possono chiedere di essere ospitate nel centro sociale per svolgervi attività proprie aventi scopi e finalità, tra quelli richiamati ai precedenti artt.24 e 25.
2. Sull’accoglimento della richiesta decide il Consiglio direttivo dell’associazione “Il Giardino”, sentito il Comune di Figline e Incisa Valdarno.
3. L’associazione ospitata nomina un responsabile, al quale sarà affidata la chiave del centro sociale e che agirà in stretto rapporto col presidente e con l’ufficio di presidenza.
4. L’associazione ospitata, entro la data del 10 settembre di ogni anno, propone le iniziative e i servizi che intende svolgere nel corso dell’anno.
5. Il consiglio direttivo si riserva di accogliere le proposte in sede di determinazione del programma annuale di attività e stabilisce gli spazi, i giorni e gli orari in cui l’associazione ospitata potrà svolgere la propria attività.
6. In nessun caso l’associazione ospitata può intraprendere una iniziativa nuova o occupare spazi in orari diversi da quelli assegnati, senza l’autorizzazione del presidente dell’associazione “Il Giardino”.
7. In caso di inosservanza, il consiglio direttivo può annullare l’iniziativa indebitamente promossa, e di fronte a reiterate, gravi inadempienze può, sentito il Comune, revocare l’ospitalità all’associazione.
8. Nell’espletamento della propria attività, dei cui effetti resta la sola responsabile, l’associazione ospitata gode della più ampia autonomia organizzativa e gestionale, fatte salve le norme previste circa le regole di comportamento (artt.30 e 31), la sicurezza (art.32), la tenuta delle chiavi (art.33) la pulizia dei locali (art.34) e l’uso degli strumenti e delle attrezzature (art.35) in dotazione al centro sociale, le quali si applicano anche agli utenti e ai volontari dell’associazione ospitata.
9. L’associazione “Il Giardino”, attraverso i propri organi ed i propri volontari, oltre ad astenersi da qualunque ingerenza nell’attività dell’associazione ospitata, si adopererà insieme a questa per attuare forme concrete di collaborazione.
Art. 28 Uso del centro da parte del Comune
1. L’amministrazione comunale di Figline e Incisa Valdarno può utilizzare i locali del centro per manifestazioni proprie, preventivamente concordate con l’associazione “Il Giardino”, verificata la reale disponibilità del centro.
2. In caso di manifestazioni di particolare rilevanza e su esplicita richiesta da parte del sindaco, l’associazione “Il Giardino” è tenuta a revocare o a spostare ad altra data le proprie iniziative, anche se già inserite nel calendario mensile, per far posto all’iniziativa comunale.
3. Durante il periodo delle varie consultazioni elettorali, qualora il centro sociale venga individuato dall’Amministrazione comunale nell’apposito atto di convocazione dei comizi elettorali, l’associazione “Il Giardino” riserva uno spazio per la campagna elettorale delle forze politiche che ne faranno richiesta scritta.
Art. 29 Uso del centro da parte di terzi
1. Nel corso dell’anno, l’uso dei locali del centro sociale può essere autorizzato alle organizzazioni del terzo settore e ad altri soggetti, privati o pubblici, che ne facciano richiesta scritta, per svolgervi singole iniziative o manifestazioni esclusivamente a carattere sociale e/o culturale, non in contrasto con gli scopi richiamati ai precedenti artt.24 e 25, verificata la reale disponibilità del centro.
2. La richiesta deve pervenire all’associazione “Il Giardino”, per l'autorizzazione, 30 gg. prima della effettuazione della manifestazione, specificando:
1) la natura giuridica del soggetto richiedente;
2) giorno, ora e durata dell’iniziativa;
3) le finalità dell’iniziativa;
4) il recapito del richiedente.
3. L’ufficio di presidenza, verificata la disponibilità del centro, sottopone la richiesta all’autorizzazione da parte del presidente, quindi provvede a darne immediata comunicazione al soggetto richiedente e, in caso di accoglimento, a inserire l’iniziativa nel calendario.
4. Il rigetto della richiesta dovrà essere motivato.
5. Il soggetto richiedente provvede a contribuire all’organizzazione e svolgimento dell’iniziativa, compresi la sistemazione e sgombero della sala e la pulizia della stessa.
Norme di comportamento
Art. 30 – Norme generali di comportamento
1. Chiunque può frequentare il centro sociale, purché mantenga un contegno civile e decoroso, di rispetto verso le persone e di riguardo verso la struttura e le cose in essa esistenti.
2. All’interno del centro sociale sono vietati il turpiloquio, la bestemmia, gli schiamazzi, i danneggiamenti alle cose di proprietà del centro e qualsiasi elemento di turbativa che non consenta il normale e corretto svolgimento delle attività.
Art. 31 – Comportamento dei volontari del centro
1. Ciascun volontario attivo del centro sociale, qualunque sia l’incarico per cui opera, si impegna a testimoniare, col proprio comportamento, i valori della responsabilità, della solidarietà e dell’accoglienza. Egli pertanto:
a) rispetta le persone con cui entra in contatto senza distinzioni di età, sesso, razza, religione, nazionalità, ideologia o censo;
b) usa un comportamento educato e rispettoso ed un linguaggio cortese e moderato nei confronti di chiunque venga a contatto;
c) in caso di comportamento scorretto da parte di frequentatori, si adopera per pacificare l’ambiente ed evitare degenerazioni, dando sollecita comunicazione dell’accaduto all’ufficio di presidenza;
d) agisce senza fine di lucro;
e) collabora con gli altri volontari e partecipa alla vita e alle attività dell’associazione, secondo la propria disponibilità e abilità;
f) si impegna ad osservare la massima riservatezza, al di fuori dell’ambito associativo, in riferimento a fatti, persone e informazioni di cui sia venuto a conoscenza nello svolgimento del proprio servizio;
g) ha cura degli oggetti e degli strumenti in dotazione al centro sociale, astenendosi dall’usarli per fini personali;
h) si impegna attivamente per sensibilizzare altre persone ai valori del volontariato.
Art. 32 Sicurezza
1. E' fatto divieto di fumare all’interno dei locali del centro. Spetta al consiglio direttivo dell’associazione “Il Giardino” la nomina della persona responsabile di far rispettare tale divieto, la quale provvede altresì ad affiggere, nei vari ambienti, appositi cartelli recanti il divieto di fumare ed altri che illustrano le uscite di sicurezza e le relative vie di fuga.
2. Estintori antincendio, in numero idoneo, sono posizionati nei diversi ambienti e sottoposti a regolare manutenzione.
3. All’interno dei locali del centro sociale è installato un impianto di allarme antiintrusione, collegato alla locale Stazione dei Carabinieri, la cui programmazione e regolazione è esclusivamente affidata al presidente dell’associazione “Il Giardino”.
4. Per quanto riguarda la frequenza nel centro sociale, sarà presa in considerazione la capienza dei locali in cui si svolgono le diverse attività in rapporto al numero dei presenti, nel rispetto delle norme di ordine pubblico legate alla sicurezza dei cittadini e tenuto conto che attualmente il centro medesimo è dichiarato agibile per la frequenza di non oltre 100 persone per lo svolgimento di attività ludicomotorie; nelle occasioni in cui tale limite rischia di essere superato, si applica l’art. 23 comma 2, del presente regolamento.
5. In nessun caso possono essere collocate sedie in prossimità delle uscite di sicurezza o poste in modo tale da ostacolare le vie di fuga. Nessun oggetto o persona può sostare nei corridoi adibiti a vie di fuga o in modo da ostruire gli spazi di accesso o d’uscita dal centro sociale.
Art. 33 Chiavi del centro sociale
1. La custodia delle chiavi del centro sociale è affidata esclusivamente al presidente dell’associazione “Il Giardino”, che le consegna ai responsabili delle attività, in considerazione di una funzionale organizzazione del centro medesimo.
2. A cura dell’ufficio di presidenza viene tenuto un apposito registro contenente i nominativi delle persone a cui il presidente consegna le chiavi. Su detto registro verrà riportata la data di consegna e di restituzione delle chiavi, il nome con la firma delle persona suddetta, controfirmata dal presidente.
3. La persona, cui vengono affidate le chiavi del centro, è responsabile delle stesse e di ciò che avviene nel centro. Essa è tenuta a conservarle diligentemente e a restituirle alla scadenza dell’attività svolta. In nessun caso potrà farne, di propria iniziativa, una o più copie da affidare ad altri soggetti.
4. Nel caso in cui, per una valida ragione, essa fosse impossibilitata personalmente ad aprire e chiudere il centro, dovrà comunicare il nominativo del sostituto all’ufficio di presidenza, che ne prenderà nota nell’apposito registro.
Art. 34 Pulizia e chiusura del Centro sociale
1. Tutti, frequentatori e volontari, hanno riguardo con il proprio comportamento per la pulizia e il decoro del centro sociale.
2. E’ fatto divieto di introdurvi cani o altri animali.
3. Al termine di ogni iniziativa, gli organizzatori e i responsabili della stessa contribuiscono alla risistemazione e pulizia dell’ambiente impegnato, in modo che questo possa essere utilizzato per l’iniziativa successiva, quale risulta dal calendario delle attività.
4. Sarà cura dei volontari e dei responsabili, prima della chiusura del centro, assicurarsi che le finestre e le uscite di sicurezza, nei vari ambienti, siano bloccate.
5. Normalmente le attività del centro hanno termine alle ore 23,30.
Art. 35 Uso degli strumenti e delle attrezzature
1. Spetta al presidente designare le persone a cui affidare la responsabilità dell’uso e della manutenzione degli strumenti e delle attrezzature in dotazione al centro sociale.
2. In nessun caso è permesso un uso degli strumenti e delle attrezzature non giustificato da esigenze di servizio.
3. Previa autorizzazione del presidente, alcuni strumenti o attrezzature possono essere concessi in prestito a terzi, i quali si impegnano a restituirli, entro la data stabilita, nelle condizioni in cui li hanno ricevuti.
4. In particolare, per quanto riguarda l’auto sociale, essa è usata esclusivamente da volontari espressamente autorizzati dal presidente, al solo scopo di effettuare servizi di trasporto delle persone fragili o per altri servizi connessi all’attività del centro; è assolutamente vietato l’uso personale del mezzo; viene istituito un registro sul quale il volontario è tenuto ad annotare, oltre al proprio nome, la data e l’ora di effettuazione del servizio e il numero di chilometri riportato sul contachilometri all’inizio e al termine del viaggio; il registro è conservato nella vettura, mentre le chiavi sono custodite nell’ufficio di presidenza, dove il volontario avrà cura di riporle al termine di ogni servizio; egli avrà cura altresì disegnalare eventuali anomalie del mezzo riscontrate durante il servizio e, in caso di sinistro, è tenuto ad avvertire immediatamente l’ufficio di presidenza.
Art. 36 Sanzioni
1. Fermi restando i casi di decadenza della qualità di socio disciplinati dallo statuto sociale, spetta al Consiglio direttivo la decisione sulle sanzioni da comminare in caso di violazione delle norme contenute nel presente regolamento.
2. Dette sanzioni – ove non espressamente stabilite nel regolamento medesimo possono essere:
a) il richiamo verbale;
b) il richiamo scritto;
c) la sospensione della frequenza per un periodo da determinare;
d) l’espulsione.
3. Le ipotesi di cui alle lettere c) e d), riferendosi a casi di gravi o continuate violazioni, devono essere deliberate dal consiglio direttivo a maggioranza dei due terzi e notificate all’interessato per iscritto.
4. Entro trenta giorni dalla notifica del provvedimento, l'interessato può presentare al presidente un ricorso con le opportune controdeduzioni.
5. Il presidente, acquisiti gli elementi necessari, porta la questione alla prima assemblea dei soci.
Art. 37 Assicurazione
L’associazione “Il Giardino” sottoscrive una polizza assicurativa che garantisce da ogni responsabilità riguardante i danni alle persone o alle cose che potrebbero derivare dall’utilizzo del Centro sociale, nonché i propri aderenti che prestano attività di volontariato, contro gli infortuni e le malattie connessi allo svolgimento dell’attività stessa, nonché la responsabilità civile verso terzi.
Art. 38 Danni
1. Ferma restando la responsabilità dei singoli, i danni eventualmente causati alle persone, agli arredi, agli impianti e alla struttura, imputabili a negligenza grave dei soggetti organizzatori delle manifestazioni di cui ai precedenti artt. 27, 28, 29,30,31 e32, saranno a carico degli stessi.